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Stamperia d'Arte Albicocco

 

 

Corrado Albicocco nasce nel 1947 a Urbino, dove trascorre la sua infanzia e la giovinezza, frequentando le scuole primarie e formandosi a livello superiore presso la prestigiosa Scuola del libro. Emergono nel contempo le sue qualità di calciatore tanto che a diciotto anni lascia Urbino per giocare nel ruolo di difensore presso diverse squadre italiane.
Nell’AS 1972/73 accetta alcune ore di insegnamento presso l’Istituto d’Arte di Udine e nel 1974, insieme al collega urbinate Federico Santini, apre a Udine la Stamperia AS in via Volontari della Libertà, poi trasferita in Via Gemona 100. Dopo aver quindi giocato nell’Ancona, nell’Avellino, Massa, Venezia e nella Triestina, a ventisette anni abbandona definitivamente il calcio, entra in ruolo come insegnante di Grafica pubblicitaria presso l’Istituto d’Arte di Udine e avvia la sua attività di stampatore. La “Stamperia AS” lavora con grande impegno e tirerà le lastre di Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Armando Pizzinato, Emilio Greco, Nunzio Gulino, Albert Merz, Giuseppe Zigaina, Leonardo Castellani, Walter Piacesi, Walter Valentini, Pericle Fazzini, Alberto Sughi, Piero Dorazio, Jiří Kolář, Vladimir Veličković, per citare alcuni autori che indicano l’estensione e la qualità delle collaborazioni. La Stamperia di Via Gemona 100 costituirà anche riferimento per la produzione grafica del territorio friulano con autori già affermati come Virgilio Tramontin, Federico Righi, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Tonino Cragnolini, ma anche con giovani incisori come Mario Di Iorio, Franco Dugo, Gian Carlo Venuto. La Stamperia AS sarà un laboratorio di produzione, ma anche un centro di promozione dell’arte incisoria attraverso incontri, corsi e attraverso la pubblicazione del periodico “Bon a tirer”, dedicato all’aggiornamento e la diffusione della grafica d’arte.
Nel 1994 Corrado Albicocco lascia la AS per aprire la “Stamperia d’Arte Albicocco” in Via Ermes di Colloredo, caratterizzata in questi anni dall’ingresso di artisti di una nuova generazione che apporteranno al mondo grafico nuova linfa e vitalità. Si affacciano nella stamperia udinese autori delle officine milanesi e romane, oltre a una generazione nuova di diversa provenienza, scuola e poetica: Albicocco collabora con autori come Giovanni Frangi, Marco Petrus, Luca Pignatelli, Velasco, Alex Corno, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Bruno Ceccobelli, Nunzio Di Stefano, Stefano Di Stasio, Giovanni La Cognata, Paola Gandolfi, Klaus Karl Mehrkens, Matteo Massagrande, Franz Schwarzinger, Omar Galliani, Graziella Da Gioz.
Lavora inoltre con Carla Accardi, Kengiro Azuma, Gianfranco Ferroni, Mersad Berber, Sandro Chia, Arnoldo Ciarrocchi, Leonardo Cremonini, Alberto Ghinzani, Peter Halley, Irwin, Zivko Ira Marušič, Francesco Michielin, Vettor Pisani, Ercole Pignatelli, Mario Tudor, Lorenzo Vale, Giancarlo Vitali, David Tremlett, Albert Merz.
Nel progetto di diffusione della cultura grafica, la Stamperia Albicocco sin dalla nascita si apre alle mostre d’arte incisoria. Dal 1994, con cadenza annuale, Via Ermes di Colloredo ospita una monografica dedicata alla collaborazione tra la stamperia e i Maestri, così da definire un progetto espositivo raro per continuità e qualità nel panorama italiano. La serie di esposizioni monografiche è avviata con Giuseppe Zigaina (1994); segue nel 1995 l’esposizione delle opere incisorie di Dugo, nel 1996 di Safet Zec, quindi di Tonino Cragnolini (1997), Walter Valentini (1998), Gianfranco Ferroni (1999), Piero Guccione (2000), Arnoldo Ciarrocchi (2001), Emilio Vedova (2002), Safet Zec (2003), Leonardo Castellani (2004), Giorgio Gomirato (2005), Klaus Karl Mehrkens (2006), Carlo Ciussi (2008), Aldo Colò (2009). Nel 2011 le mostre divengono tematiche e dedicate alla “Meravigliosa natura” con accento sulla Natura morta (2011) e sul Paesaggio inciso (2012), per poi riprendere nel 2013 con la monografica di Elisa Mestroni e nel 2014 con la monografica di Gian Carlo Venuto.  La stamperia stringe collaborazioni con la GAMUD, la galleria d’arte moderna di Udine e nel 2008 viene esposto il ciclo “Pasadena” di Giovanni Frangi, nel 2009 “Luca Pignatelli.
L’attività culturale della Stamperia Albicocco vede nel 2013 il riconoscimento della Regione Friuli Venezia Giulia, che patrocina a Villa Manin un omaggio al laboratorio udinese: nell’esedra di Levante oltre 200 incisioni di 60 artisti testimoniano la portata del lavoro della stamperia, lavoro documentato e scientificamente sostenuto dall’ampio catalogo pubblicato per l’occasione.
Nel 2014, nell’omaggio ai 90 anni di Zigaina, la Stamperia d’Arte Albicocco partecipa al Progetto dedicato all’incisione del Maestro organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Cervignano del Friuli, sua cittadina natale. 
Viene organizzata nel laboratorio un’esposizione dedicata al prodursi dell’opera grafica attraverso materiali come lastre, prove, opere dedicate e video, in parte provenienti dall’archivio Zigaina, in parte provenienti dalla collezione personale dello stampatore. Il 2013 è l’anno che ufficializza l’ingresso in stamperia di Gianluca Albicocco, figlio secondogenito di Corrado, che affianca il padre nell’attività di stampatore e promotore della cultura grafica. A lui si deve il progetto espositivo volto ad approfondire la conoscenza dei Maestri incisori della stamperia nella loro completezza di mezzi espressivi. Il progetto, è stato avviato con l’opera pittorica di Safet Zec e prosegue con La pittura di Klaus Karl Mehrkens.
Sempre nel 2014 il comune di Maniago dedica un'antologica sul lavoro della Stamperia; nell’estate 2015 sarà invece il Comune di Urbino a voler dedicare gli spazi della DATA per un’altra mostra antologica. Infine, nel novembre 2015, il comune di Pordenone si è fatto promotore di una mostra, “Impressione Astratta”, dedicata alla Stamperia d’arte Albicocco; questa importante esposizione, in corso presso gli spazi della Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato, ha come protagonista l’arte astratta nella grafica.
Nel 2015 la Stamperia ha terminato un importante lavoro con il maestro dell'Arte Povera Jannis Kounellis, che consta in dodici incisioni al carborundum di un metro per due tirate da Corrado e Gianluca Albicocco.